Una delle pagine più belle dell'Italbasket è stata sicuramente scritta alle Olimpiadi di Atene 2004. Nonostante fossero partiti con poche speranze di passare il girone di qualificazione, i cestisti azzurri allenati da Carlo Recalcati hanno saputo partita dopo partita, mostrando uno spirito di squadra e una grinta senza precedenti nello sport, ribaltare i pronostici e giungere in finale. Purtroppo non sono riusciti a superare l'ultimo ostacolo costituito dall'Argentina e all'Italia non è rimasto che ritirare una medaglia d'argento come 24 anni prima a Mosca; resta comunque un grande risultato visto quali erano le premesse della vigilia.
L'inizio non è dei più promettenti; nella partita di esordio contro la Nuova Zelanda, l'Italia, prima dilaga arrivando a ben 19 punti di vantaggio, ma poi dilapida e vince solo per una scivolata in attacco di un giocatore dei "Kiwi" a due secondi dalla fine che fa terminare il pallone fuori dal campo. Arrivano poi due sconfitte consecutive contro Serbia/Montenegro e Spagna; in entrambe le partite gli azzurri giocano praticamente punto a punto con gli avversari grazie a una grande difesa, ma le difficoltà in attacco gli condannano inerosabilmente alla sconfitta. Sembra andare tutto secondo le previsioni con l'Italia fuori dai giochi visto che dovrà affrontare nelle due sfide succesive Cina e Argentina sulla carta più forti. Ma è proprio contro la Cina di Yao Ming, stella dell' NBA, che si realizza il primo di una serie di miracoli che fa entrare di diritto nella leggenda questa squadra; Marconato cancella Yao Ming che chiude con soli nove punti, Chiagic e "Jack" Galanda con la sua formidabile carica agonistica fanno il resto. Il primo, con 14 punti nei primi 20 minuti, risulta essere fondamentale per distanziare la Cina che presenta enormi problemi in attacco, il secondo invece infila uno show personale nei tiri da tre punti che demoralizza definitivamente i cinesi; alla fine i suoi punti saranno 22 con un 6 su 8 dalla linea dei tre punti. A questo punto, dopo la netta affermazione contro la Cina per 89 a 52, il bilancio per la nazionale italiana è di due vittorie e due sconfitte e conquista così l'accesso ai quarti. Rimane ancora un'ultima sfida contro l'Argentina per tentare l'assalto al secondo posto del girone e l'impresa riesce grazie alla grande giornata di Pozzecco (17 punti), Radulovic (16) e Bulleri(16). Si passa così ai quarti dove l'Italia riesce ad avere la meglio per 83 a 70 sul temibile Portorico, vittorioso sul Dream Team statunitense nella fase a gironi, grazie alla verve di Basile, Bulleri e Pozzecco e approda così in semifinale dove se la vedranno con la fortissima Lituania, campione d'Europa in carica. Ai lituani non basta un immenso Macijauskas autore di ben 26 punti e il risultato finale è sorprendente; gli azzurri, dopo aver chiuso in svantaggio il primo quarto di 6 punti, non si demoralizzano e reagiscono alla grande trascinati dal carattere di Galanda, dalla stratosferica prestazione di Basile, autore di 31 punti con un incredibile 7 su 11 dalla linea dei tre punti e si impongono con il punteggio di 100 a 91. Fantastiche sono pure le prove di Pozzecco (17 punti e 4 triple) e di Marconato (6 punti e 13 rimbalzi). Italbasket realizza così la più grande impresa della sua storia sovvertendo ogni pronostico e conquistando la finale olimpica, come 24 anni prima era accaduto alle Olimpiadi di Mosca, ma, come allora è solo argento. Purtroppo le troppe conclusioni forzate, il problema dei falli accumulati già nel secondo quarto da Marconato e Chiacig e molto probabilmente l'aver speso gran parte delle energie fisico-nervose contro Portorico e Lituania e il conseguente senso di appagamento per la certezza del secondo posto possono spiegare una sconfitta contro l'Argentina di Ginobili e Sconocchini, che lascia un pò di amaro in bocca ma che non offusca per niente quanto di leggendario fatto da questa squadra di uomini veri! Grazie Italbasket per averci fatto sognare.
L'inizio non è dei più promettenti; nella partita di esordio contro la Nuova Zelanda, l'Italia, prima dilaga arrivando a ben 19 punti di vantaggio, ma poi dilapida e vince solo per una scivolata in attacco di un giocatore dei "Kiwi" a due secondi dalla fine che fa terminare il pallone fuori dal campo. Arrivano poi due sconfitte consecutive contro Serbia/Montenegro e Spagna; in entrambe le partite gli azzurri giocano praticamente punto a punto con gli avversari grazie a una grande difesa, ma le difficoltà in attacco gli condannano inerosabilmente alla sconfitta. Sembra andare tutto secondo le previsioni con l'Italia fuori dai giochi visto che dovrà affrontare nelle due sfide succesive Cina e Argentina sulla carta più forti. Ma è proprio contro la Cina di Yao Ming, stella dell' NBA, che si realizza il primo di una serie di miracoli che fa entrare di diritto nella leggenda questa squadra; Marconato cancella Yao Ming che chiude con soli nove punti, Chiagic e "Jack" Galanda con la sua formidabile carica agonistica fanno il resto. Il primo, con 14 punti nei primi 20 minuti, risulta essere fondamentale per distanziare la Cina che presenta enormi problemi in attacco, il secondo invece infila uno show personale nei tiri da tre punti che demoralizza definitivamente i cinesi; alla fine i suoi punti saranno 22 con un 6 su 8 dalla linea dei tre punti. A questo punto, dopo la netta affermazione contro la Cina per 89 a 52, il bilancio per la nazionale italiana è di due vittorie e due sconfitte e conquista così l'accesso ai quarti. Rimane ancora un'ultima sfida contro l'Argentina per tentare l'assalto al secondo posto del girone e l'impresa riesce grazie alla grande giornata di Pozzecco (17 punti), Radulovic (16) e Bulleri(16). Si passa così ai quarti dove l'Italia riesce ad avere la meglio per 83 a 70 sul temibile Portorico, vittorioso sul Dream Team statunitense nella fase a gironi, grazie alla verve di Basile, Bulleri e Pozzecco e approda così in semifinale dove se la vedranno con la fortissima Lituania, campione d'Europa in carica. Ai lituani non basta un immenso Macijauskas autore di ben 26 punti e il risultato finale è sorprendente; gli azzurri, dopo aver chiuso in svantaggio il primo quarto di 6 punti, non si demoralizzano e reagiscono alla grande trascinati dal carattere di Galanda, dalla stratosferica prestazione di Basile, autore di 31 punti con un incredibile 7 su 11 dalla linea dei tre punti e si impongono con il punteggio di 100 a 91. Fantastiche sono pure le prove di Pozzecco (17 punti e 4 triple) e di Marconato (6 punti e 13 rimbalzi). Italbasket realizza così la più grande impresa della sua storia sovvertendo ogni pronostico e conquistando la finale olimpica, come 24 anni prima era accaduto alle Olimpiadi di Mosca, ma, come allora è solo argento. Purtroppo le troppe conclusioni forzate, il problema dei falli accumulati già nel secondo quarto da Marconato e Chiacig e molto probabilmente l'aver speso gran parte delle energie fisico-nervose contro Portorico e Lituania e il conseguente senso di appagamento per la certezza del secondo posto possono spiegare una sconfitta contro l'Argentina di Ginobili e Sconocchini, che lascia un pò di amaro in bocca ma che non offusca per niente quanto di leggendario fatto da questa squadra di uomini veri! Grazie Italbasket per averci fatto sognare.
I Giocatori
Radulovic, Basile, Galanda, Soragna, Marconato, Pozzecco, Righetti, Rombaldoni, Bulleri, Mian, Chiacig, Garri.
Radulovic, Basile, Galanda, Soragna, Marconato, Pozzecco, Righetti, Rombaldoni, Bulleri, Mian, Chiacig, Garri.
L'allenatore
Carlo Recalcati
Carlo Recalcati
Risultati
-Fase a gironi:
Italia 71 - 69 Nuova Zelanda
Serbia e Montenegro 74 - 72 Italia
Italia 63 - 71 Spagna
Cina 52 - 89 Italia
Italia 76 - 75 Argentina
-Quarti di Finale
Italia 83 - 70 PortoRico
-Semifinale
Italia 100 - 91 Lituania
Italia 100 - 91 Lituania
-Finale
Italia 69 - 84 Argentina
Italia 69 - 84 Argentina
1 commento:
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