....Qualcosa di impensabile, anche per me. A fine gara, quando mi sono seduto a fianco della moto, ho stretto la testa tra le ginocchia e ho iniziato a ridere. Ridevo di cuore. Ridevo per l'incredibile sentimento di orgoglio, sollievo e felicità che mi aveva pervaso. E allora, mi dicevo, alla fine ho avuto ragione: ho fatto bene a lasciare la Honda.....
Valentino Rossi descrive così nel suo libro autobiografico "What if I never tried it" (Pensa se non ci avessi provato) i momenti subito dopo la vittoria di una delle più elettrizzanti gare di sempre che lo ha visto protagonista assieme al rivale Max Biaggi di una serie incredibile di sorpassi e contro sorpassi. Si corre a Welkon, Sud Africa e il pilota pesarese è al suo primo gran premio con la Yamaha dopo aver lasciato la più forte Honda, con cui ha vinto tre titoli consecutivi nelle stagioni precedenti. Biaggi invece ha fatto il percorso inverso: ha lasciato il team ufficiale della Yamaha per correre in un team satellite della Honda. Fin dai primi giri è battaglia vera: Rossi scatta davanti e tenta di allungare su Biaggi e Gibernau; solo il pilota romano riesce a mantenere il ritmo indiavolato del pilota della Yamaha e al quarto giro tenta il sorpasso ma il tentativo fallisce per dei piccoli errori. Gibernau cerca di approfittarne inserendosi tra i due, ma Biagi respinge l'attacco dello spagnolo e si riporta in scia degli scarichi del pilota di Tavullia. Al nono giro Biaggi tenta un nuovo sorpasso, ma Rossi pur disponendo di un mezzo inferiore per via dei cavalli del motore non molla e nella esse subito dopo si riporta di nuovo davanti. Solo Gibernau riesce a vederli ancora; a metà gara tutti gli altri hanno già accumulato distacchi pesantissimi. La gara prosegue: Biaggi, sfruttando il più possibile i rettilinei della pista per via dei cavalli in più della sua Honda, cerca di mettere il muso davanti al pesarese ogni volta che può; dal canto suo, Rossi cerca di resistere agli attacchi guidando al limite e facendo scodare la sua moto in tutte le curve del circuito per guadagnare metri. A quattro giri dalla fine dei 28 giri previsti, Max trova il varco giusto per superare per l'ennesima volta Valentino nel corso della gara, ma Rossi non è uno che che si arrende facilmente e così due giri dopo si riprende con prepotenza la prima posizione, posizione che riuscirà a mantenere fino alla fine della gara.
Ordine d'arrivo
1. Valentino Rossi Yamaha 43'50"218
2. Max Biaggi Honda a 0"210
3. Sete Gibernau Honda a 18"667
3. Sete Gibernau Honda a 18"667
4. Alex Barros Honda a 24"094
5. Nicky haiden Honda a 24"375
6. Loris Capirossi Ducati a 28"855
5. Nicky haiden Honda a 24"375
6. Loris Capirossi Ducati a 28"855
7. Colkin Edwards Honda a 36"535
8. Makoto Tamada Honda a 36"643
9. Norick Abe Yamaha a 39"284
10. Carlos Cecha Yamaha a 43"806
8. Makoto Tamada Honda a 36"643
9. Norick Abe Yamaha a 39"284
10. Carlos Cecha Yamaha a 43"806
11. Marco Melandri Yamaha a 432920
12. Shinya Nakano Kawasaki a 56"028
13. John Hopkins Suzuki a 56"558
14. Troy Bayliss Ducati a 1'13"831
15. Shane Byrne Aprilia a 1'22"206
12. Shinya Nakano Kawasaki a 56"028
13. John Hopkins Suzuki a 56"558
14. Troy Bayliss Ducati a 1'13"831
15. Shane Byrne Aprilia a 1'22"206