Negli ultimi anni il mondo del ciclismo ha fatto parlare più per le vicende di dopping che hanno via via colpito in maniera diretta o indiretta i principali protagonisti mentre le loro imprese compiute sotto il peso della fatica e del sudore sono state spesso dimenticate. Una di queste che merita assolutamente di essere ricordata è quella compiuta nel 1999 sull'Alpe d'Huez dallo scalatore soprannominato dai suoi tifosi Beppe Turbo, all'anagrafe Giuseppe Guerini. L'Alpe d'Huez è una tappa in salita del Tour de France che si snoda su un percorso di 14 chilometri e 21 tornanti e che presenta un dislivello di 1110 metri (da 740 a 1850 metri), con una pendenza media dell'8%. In ogni tornante c'è una targa in ricordo dei vincitori di questa tappa. Tra questi vi sono autentici fuoriclasse delle due ruote come Fausto Coppi (1952), Gianni Bugno (1991 e 1992), Marco Pantani (1995 e 1997) e Lance Armstrong (2002). E, a partire dal 1999, accanto a questi nomi, figura, appunto, quello di Giuseppe Guerini. Il ciclista italiano, giunto oramai a poche centinaia di metri dal tragurdo, si scontrò con un imprudente spettatore tedesco e cadde (guarda il video). Come se nulla fosse accaduto, si rimise subito in sella e riuscì ad aggiudicarsi la tappa firmando così con il suo nome una delle più grandi imprese di sempre che il mondo del ciclismo conosca.
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